Le richieste in palio sono troppo alte, una risposta entro 48 ore. Alla riunione anche il presidente regionale Manola Di Pasquale
TERAMO – Interessante, politicamente parlando, il contenuto del piatto sul tavolo dell’incontro tra i rappresentanti di Italia Viva Teramo e del Partito democratico. I due gruppi si sono confrontati – e non lo facevano forse nemmeno dai tempi della campagna elettorale a sostegno del sindaco Gianguido D’Alberto – per cercare di ricucire uno strappo troppo ampio nei rapporti con l’intera maggioranza di centrosinistra.
Da un lato gli ex Teramo 3.0 a spingere per il ripristino della situazione ante defenestramento della vicesindaca e assessore alla Pubblica istruzione Maria Cristina Marroni dall’esecutivo D’Alberto; dall’altra il Pd, partito di maggioranza relativa nella giunta del sindaco, che chiede una ricomposizione della coalizione elettorale, in vista dei futuri appuntamenti amministrativi, su tutto il fronte provinciale.
Difficile dire quale dei due obiettivi sia più da ‘missione impossibile’. Fatto sta che il dialogo è stato riattivato e sembra che uno degli attori più disponibili a un nuovo modello di ‘politically correct’ sia stato uno degli invitati a sorpresa della serata, Manola Di Pasquale, La presidente regionale dei Dem ha mostrato inaspettate (ri)aperture, aprendo a scenari di ripresa dei rapporti politici.
Una decisione sulle reciproche richieste potrebbe arrivare entro il fine settimana, anche se sono pochi gli osservatori fiduciosi in una svolta positiva che rinforzi ancora più il centrosinistra ‘civico più il Pd’ di D’Alberto. Perchè un dubbio resta, quello sulla capacità politica di incidere sulle scelte del sindaco: la possiede l’attuale Partito democratico?